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martedì 22 maggio 2012

Cantiamogliene 4!


 Le luci…e la faccia oscura della Luna


The dark side of the moon” è l’album più famoso, con “The Wall”, dei Pink Floyd. Oltre 45 milioni di copie vendute nel mondo, canzoni come “Time” e “Money” passate letteralmente alla storia e un disegno di copertina che è rimasto scolpito nell’immaginario collettivo.
E poi i temi, certamente non banali, che attraversano l’intera parabola della vita dell’uomo.
La faccia oscura della luna per i Pink Floyd è la follia, capace di ottenebrare improvvisamente il lume della ragione, proprio come era accaduto al loro leader storico Syd Barrett.
Cofondatore del gruppo con Waters, Mason e Wright, Barrett aveva anche ideato il nome e firmato i primi successi della band. Forse fu l’eccessivo uso di droghe a portarlo alla pazzia, fatto sta che gli altri furono costretti a sostituirlo con David Gilmour.
Se “Brain Damage”, penultima traccia, parla appunto della malattia mentale, la prima parte dell’album si concentra sul come si possa arrivare a tanto: la futilità della vita mondana contrapposta alla ricerca della fama e del successo, lo scorrere inesorabile del tempo e la frenetica vita moderna, la ricchezza, il denaro e la metafora della morte di “The Great Gig In The Sky”.
Ma perché citare oggi la follia e la Luna?
Perché sono le due facce dello stesso weekend.
Venerdì scorso eravamo felici per l’appena inaugurato Parco della Luna illuminato a Villa Colloredo, sabato mattina ci siamo svegliati col botto di Brindisi, ad opera, a quanto pare, di un folle. Per non parlare del letto tremante di domenica!
Il vile attentato di Brindisi e il forte terremoto emiliano, è proprio il caso di dirlo, ci hanno mandato la luna di traverso e fatto passare in secondo piano un avvenimento quasi storico per il nostro paese.
Ci ricordiamo come avevano ridotto Villa Colloredo? Dieci anni di giunta Corvatta avevano portato ad uno stato di abbandono tale che si era dovuto ricorrere persino alla chiusura dei cancelli! Un parco pubblico, cioè nostro, lasciato marcire al sole!
Oggi, dopo la già importante riapertura al pubblico nell’orario diurno, possiamo addirittura passeggiare per i sentieri fino a tarda ora, grazie ad un impianto d’illuminazione di livello finanziato da sponsor privati!
Vogliamo parlare di quelli che urlavano al disastro ambientale? Chissà dove si staranno nascondendo adesso, chissà quale altro mulino a vento avranno intenzione di attaccare…?
E pensare che alcuni di loro facevano parte della stessa Maggioranza che aveva portato a quel degrado!
Magari sono nella boscaglia, mentre noi passeggiamo allegramente e ci godiamo di nuovo un parco fruibile ai cittadini, cioè ai suoi stessi proprietari, aspettando di vederlo utilizzato a pieno.
Ad esempio si potrebbero organizzare eventi estivi al suo interno, trovare un modo per utilizzare al meglio l’ex casetta delle scimmie (un bar?), magari aumentare il numero di specie animali presenti (per ora poche al di là delle tartarughe).
Ci vengono in mente i grandi parchi inglesi, Hyde Park per esempio. Ci hanno suonato e ci continuano a suonare in tanti, gli stessi Pink Floyd ci si sono esibiti più volte (al Live 8 del 2005 l’ultima con la formazione al completo). Ci vivono un sacco di animali, dagli uccelli acquatici agli scoiattoli.
Quel che è sicuro è che da oggi in poi anche Recanati può ambire ad avere il suo piccolo grande parco!

LP
 
La settimana scorsa: Bruchi, ragni...e grillini!

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