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martedì 5 giugno 2012

Cantiamogliene 4!


Botteghe Aperte, tra musica e artigianato



Il 10 Giugno si avvicina e con esso la terza edizione di Botteghe Aperte!
Ci sembra doveroso dedicare un numero speciale della nostra rubrica a questa manifestazione, non fosse altro che per la location, la zona ex-Eko, area che con la musica diciamo che ha qualcosina a che fare.
Parliamo di artigianato, parliamo di chitarre, in particolare di una chitarra.
Brian May, futuro chitarrista dei Queen, ha sei anni quando incomincia ad imparare i primi accordi grazie ad un ukulele regalatogli dal padre.
Di lì a breve il passaggio alla chitarra acustica e quindi a quella elettrica.
Problema: il giovane Brian non ha abbastanza soldi per acquistarne una al negozio.
Poco male, dall’agosto del 1963 la sua camera da letto si trasforma in un laboratorio: il legno per il manico lo recupera dai resti di un caminetto in mogano gettato da un suo amico, la cassa la ottiene lavorando un pezzo di quercia unito ad un asse ed altri frammenti, per i segnatasti in madreperla utilizza i bottoni della madre, per la leva del vibrato un pezzo d’acciaio curvato a mano.
Le uniche cose che è costretto ad acquistare sono il metallo per i tasti e i pickup.
Spesa totale: 17,9 sterline (di cui 9,9 solo per i pickup) e 18 mesi di lavoro!
Ovviamente la chitarra è unica ed è stata modellata per ottenere un suono particolare, suono che viene affinato grazie all’utilizzo di una moneta da sei pence al posto del tradizionale plettro!
Brian custodisce la sua creatura come fosse la più preziosa delle chitarre e gli dà anche un nome: Red Special.
Sarà qualcosa di più di una chitarra, sarà la compagna di mille concerti, di mille battaglie…si renderà protagonista dell’inizio sfrenato di “Tie Your Mother Down” nei live o dell’assolo conclusivo in “We Will Rock You” (entrambe composte da Brian May), accompagnerà il chitarrista al Pavarotti and Friends sulle note di “Too Much Love Will Kill You”, così come sul tetto di Buckingham Palace per il Giubileo della Regina Elisabetta, in una storica esecuzione dell’inno inglese “God Save The Queen”!
E pensate che questa è la storia di una sola chitarra, ora immaginate quante avventure e peripezie potrebbero raccontare tutti i prodotti usciti dalla vecchia fabbrica della Eko!
Un pezzo di storia recanatese (e non solo) è stato scritto in quella zona, che tutt’ora rappresenta la sede di numerose attività artigianali.
È per questo che Domenica 10 Giugno, con "Botteghe Aperte", ci ritroveremo di nuovo tutti là, a dar visibilità e attenzione alle nostre realtà.
Il programma è ricco di avvenimenti, a partire dalla mattina alle 10 fino allo spettacolo serale delle 21.30, in cui si esibiranno gli “Spaghetti a Detroit”.
È una consuetudine oramai quella di concludere con un concerto e, se prendete in considerazione gli artisti che si sono esibiti nelle due edizioni precedenti (Amici dello Zio Pecos e Vili Maschi), vi accorgerete che si è quasi sempre trattato di band di rilievo, che hanno ben figurato poi anche in altre manifestazioni organizzate a Recanati (Capodanno, Notte Bianca) e in tutta la Regione.
Se non l'avete ancora fatto,  vi invitiamo a consultate il programma, che potete trovare anche all’interno del nostro blog, e a passare una bella domenica a Botteghe Aperte.
E per chi vuole vedere la partita dell’Italia, teleschermi e maxischermi non mancheranno!

LP 

La settimana scorsa: La politica ad una svolta, ma sarà abbastanza rock?

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