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giovedì 15 novembre 2012

Cantiamogliene 4!




Avete mai visto la pioggia in un palazzetto?


Mentre i magnifici anni ’60 volgevano al termine una rock band americana iniziava a scalare le classifiche ed a farsi spazio nel pantheon dei migliori rocker dell’epoca.
Nati nel 1967, i Creedence Clearwater Revival raggiunsero il vero e proprio successo con la canzone “Proud Mary” due anni dopo.
Peccato che l’anno successivo (1970) si trovavano già a cantare “Have You Ever Seen The Rain?”.
Perché peccato? Beh, la canzone è bellissima e parla di un temporale, di un acquazzone durante una giornata di sole (“avete mai visto la pioggia cader giù in un giorno di sole?” recita il testo), che molti attribuirono ad un riferimento alla guerra in Vietnam o all’invasione americana della Cambogia, interpretando la tempesta come una pioggia sì, ma di bombe.
Molto più probabilmente invece gli autori stavano lanciando un messaggio sui loro dissidi interni, quasi volendo anticipare l’addio ai fans. Nel bel mezzo del successo raggiunto (“sunny day”), le turbolenze interne al gruppo (“rain”) porteranno al suo scioglimento, avvenuto nel 1972.
Sembrava impossibile, eppure nel più lieto dei giorni di sole si stava per scatenare la tempesta!
Talvolta è così, la pioggia sorprende…voi avete mai visto piovere dentro un palasport?
Difficile in effetti, ma allora come si spiega il rinvio della partita di basket di domenica scorsa tra ACLI San Domenico e Pollenza, al PalaCingolani, per impraticabilità del campo?
Impraticabilità del campo? In una partita di tennis sì, se piove si rimanda. Nel calcio pure, dopo giorni di diluvio ci può stare, ma nel basket?
Il problema è che il parquet del Palazzetto è diventato improvvisamente scivoloso a causa di una patina d’acqua, una sorta di condensa, che mette a dura prova l’equilibrio dei giocatori, rischiando di causare anche seri infortuni.
Tutto ciò sembra essere dovuto ad infiltrazioni d’acqua. Come sono possibili tali infiltrazioni?
È la struttura del palasport a dover essere rivista? Forse.
Il problema, però, è anche a monte, cioè risiede nella scarsa cura delle infrastrutture circostanti. La rete idrica della zona è adeguata?
Via Fratelli Farina è da anni soggetta a inondazioni e piccoli smottamenti non appena viene giù qualche goccia di troppo, è il caso di intervenire per fare qualcosa.
D’altra parte tutta la zona rappresenta ora un punto nevralgico della nostra città, frequentato da migliaia di ragazzini e ragazzine tra calcio, basket, atletica e ginnastica artistica. Per non parlare dell’afflusso di pubblico per gli eventi maggiori delle prime squadre di calcio e pallacanestro.
È stata una buona cosa creare un polo sportivo, ma non bisogna dimenticare le infrastrutture accessorie: in primo luogo serve un sistema più efficiente per far defluire le acque, in secondo luogo sarebbe bene adeguare la rete stradale all’importanza del polo sportivo stesso.
Ad oggi chi deve andare al PalaCingolani viene guidato dalla segnaletica stradale verso via Fratelli Farina, peccato che questa non rappresenti altro che una sorta di stradina di campagna asfaltata! Tra progetti naufragati e scarsità di mezzi finanziari non si è ancora riusciti ad elevarla ad un livello di qualità accettabile per le strutture che è destinata a servire.
Al limite si potrebbe valutare anche l’istituzione di un tratto a senso unico.
Insomma speriamo che si intervenga quanto prima, non vorremmo finire sui giornali col titolo “avete mai visto la pioggia in un palazzetto?”


LP



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