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venerdì 23 novembre 2012

Cantiamogliene 4!


Fiorfrodo e l’ospedale nella Terra di Mezzo


In questi giorni la Nuova Zelanda è in allerta per la possibile eruzione del Monte Ruapehu, vulcano reso celebre in tutto il mondo dalla saga cinematografica del Signore degli Anelli, sotto il nome di Monte Fato.
Da questa notizia prendiamo spunto per avventurarci oggi al di là dei consueti richiami musicali, verso il cinema e la letteratura.
La saga fantasy del Signore degli Anelli è infatti opera dello scrittore inglese Tolkien, che la scrisse tra il 1937 e il 1949 per pubblicarla poi nel biennio 1954/55.
Ben più recente è la trasposizione cinematografica, che ha fatto incetta di Oscar tra cui quello alla miglior colonna sonora (due volte, col primo e col terzo film) e alla miglior canzone (Into the West, 2004).
Con May It Be di Enya invece raggiunse solo la nomination all’Oscar nel 2002, eppure la cantante irlandese è una stella della musica new age, seconda tra i nativi dell’Eire per numero di copie vendute solo ai monumentali U2. E pensare che avrebbe potuto cantare anche per Titanic, ma rifiutò, consentendo così a Celine Dion di scalare le vette del successo planetario!
La storia la conoscono quasi tutti: lo spirito maligno di Sauron vuole impossessarsi dell’ultimo anello del potere, incredibilmente in mano alla più insignificante delle creature, un hobbit di nome Frodo. Sarà lui ad assumersi la responsabilità di salvare la Terra di Mezzo lanciando l’anello nel cratere del Monte Fato per porre fine ad ogni guerra.
Fantasy sì, ma in fin dei conti una “terra di mezzo” in cui due forze si diano battaglia la possiamo trovare ovunque: prendiamo la Val Musone! Quale miglior terra di mezzo? Prima tra Ancona e Macerata, ora tra Marche Sud e il capoluogo, referendum permettendo.
L’anello della discordia dalle nostre parti si chiama “sanità” o “ospedale” se volete semplificare.
Ora pare che il grande occhio di Gian Sauron Spacca si sia posato su alcuni poli ospedalieri, che ovviamente tagliano fuori di netto la nostra terra di mezzo. Si sa, col discorso delle aree vaste provinciali, la Val Musone non sarebbe rientrata né nella provincia di Ancona, né in quella di Macerata.
Diverso potrebbe essere il discorso se, con la creazione della nuova provincia Marche Sud, Recanati, Porto Recanati e tutti gli altri comuni al confine con la provincia anconetana cambiassero provincia con un referendum. Ecco che allora la terra di mezzo si troverebbe finalmente unificata.
Già abbiamo il nostro Aragorn: si è fatto avanti Moreno Pieroni, ex sindaco di Loreto oggi consigliere regionale in quota Psi, che auspica la creazione di un polo ospedaliero in questa zona.
Noi hobbit della contea di Recanati (il maggiore tra i Comuni interessati dal possibile referendum) potremmo fornire il nostro Frodo…pardon, Fiorfrodo!
Mancherebbe solo l’aiuto di un potente mago come Gandalf il Grigio e chi meglio di un assessore regionale, mago dei cambi di posizione e persino recanatese, come Luca Marconi?
E allora riuniamoci anche noi a Granburrone (potrebbe essere Osimo, Castelfidardo, Loreto…fate voi) e vediamo una volta per tutte di creare la Compagnia dell’anello…cioè dell’ospedale!
Non dico che si debba spingere per la creazione di una struttura ex novo, è evidente che in periodi di magra come questo difficilmente si riuscirebbe ad ottenere udienza presentando un progetto eccessivamente dispendioso.
Tuttavia si potrebbe valicare il Monte Fato (alias Monte Conero) con qualche idea per rivedere il discorso delle aree vaste e fare in modo che le strutture esistenti in tutti i paesi dirimpettai della Val Musone possano integrarsi fra loro, creando un sistema sanitario completo e indipendente dal polo Civitanova-Macerata!
Che possa essere questa la luce in fondo al tunnel della sanità locale…”may it be” come diceva Enya!


LP

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